TESTAMENTISe l’autenticità di un testamento è messa in dubbio la perizia grafologica con l’analisi e la comparazione della grafia, è in grado di dire se si tratta di un testamento olografo o di un falso quindi apocrifo. Per essere considerato autentico un testamento deve essere scritto per intero, datato e sottoscritto di mano del testatore. La sottoscrizione deve essere posta alla fine delle disposizioni. La data deve contenere l’indicazione del giorno, mese e anno. In grafologia forense capita molto spesso di ricorrere alla verifica di testamenti. Quando si ha il compito di eseguirla è d’obbligo verificare tutti gli elementi della scheda testamentaria ed in particolare data, testo e sottoscrizione. Il controllo si estende non solo alla genuinità, coerenza e credibilità della scrittura ma anche all’approfondimento dell’indagine tecnica, confrontando le scritture comparative con il testamento in verifica. Anche l’anamnesi personale del “de cuius” può fornire importanti elementi di giudizio. Da eventuali cartelle cliniche di ricoveri, malattie, cure mediche, periodi di convalescenza possono emergere indicazioni rilevanti. Tutti gli elementi extragrafici così raccolti possono rafforzare le tesi di autenticità o di apocrifia. E ciò vale soprattutto nel caso fossero in atto eventuali indagini in ordine a stati confusionali, mano guidata, incapacità di intendere e di volere e altre cause simili o collegate. |